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Western Wonders on the road 2004 - Day Trips

L' America è sempre stata oggetto del mio desiderio, lo visitata per la prima volta nel 1998 in occasione del mio 25° anniversario di matrimonio, quella volta ho viaggiato sempre con l' aereo e con i mitici autobus americani.
L' America già allora mi ha lasciato delle sensazioni e degli stati d'animo inimmaginabili, tanto da volerla visitare nuovamente e dedicarci esclusivamente ad una città: San Francisco.
L' America è un sogno e soprattutto libertà.
Ma l' America migliore per me è quella vista On The Road: luoghi mitici come la Ruote 66, la Monument Valley, il Grand Canyon i parchi, vita all 'avventura nella più assoluta libertà, magari alla guida di una decappottabile al suono di musica country. Penso sia il sogno più grande per chi come me ama questo paese.
Consiglio di organizzare il viaggio autonomamente, consultando guide, visitando siti di chi ha già affrontato simili esperienze, c'è ne sono tantissimi: il lavoro è dispendioso per quanto riguarda il tempo impiegato, ma vi assicuro, sarete gratificati da un viaggio indimenticabile.

Breve descrizione del viaggio

Questo viaggio che voglio raccontare è stato percorso in 21 giorni visitando oltre 11 parchi e attraversando 4 Stati.
L' avventura comincia da Milano Linate, un viaggio con la compagnia British Airways, primo scalo Londra. L'arrivo negli USA a Phoenix in Arizona.
In questa città costruita in mezzo al deserto soggiorniamo per due giorni, affittiamo l'auto che ci porterà in un giro On The Road.
Prendiamo la I 17 direzione nord passando per Sedona. Sbagliamo ad imboccare la I 40 a Flagtaff, approfittiamo per percorrere un breve tratto della mitica Route 66(la strada del sogno e dell'evasione degli anni 50/60 che partiva da St Louis e arrivava a Los Angeles).
Proseguiamo verso ovest percorrendo la I 40 arrivando nel tardo pomeriggio a Williams, un piccolo paese che si trova alle porte del Grand Canyon
. Qui si può pernottare in uno dei mitici motel americani sulla Rute 66. All'indomani partiamo di buon 'ora per il Gand Canyon N.P..
Uno spettacolo emozionante a perdita d' occhio.
Con il tuo cuore t' immergi nelle anse scavate dal tempo dal maestoso Colorado River, il quale ad occhio nudo (data la lontananza) assomiglia ad un rigagnolo.
Visitando le numerose terrazze sembra di essere in cima al mondo. Chi vuole può percorrere la discesa fino al fiume a dorso di mulo.

Nel pomeriggio partiamo in direzione est, meta il lago Powell e la sua cittadina Page.
Costeggiamo per un breve tratto il Grand Canyon percorrendo la US 64 (Navajo RD), e quindi incrociamo e prendiamo la US 89 sino a Page.
Incontriamo dei paesaggi e panorami da film western verso nord fino all'incrocio dellaUS160. Pernottiamo anche qui in un motel dotato di piscina e di spa all'aperto, approfittiamo, facciamo una nuotata e una buona mezzora di spa:una goduria.

Il mattino successivo partiamo per la Monument Valley , dopo aver fatto il solito pieno di benzina alla macchina e dopo circa 1,30 ore percorrendo la US 98 e 163 arriviamo nella Mitica Monument Valley.
Un cartello lungo la via ci annuncia che stiamo entrando nello stato dello Utah.
Ed eccoci alla Monument Valley Presso il Visitor Center, decidiamo di entrare con la macchina percorrendo il tour su una strada sterrata, ma piena di numerosi view point.
Godiamo di uno spettacolo meraviglioso e di ricordi struggenti. Lasciamo nel pomeriggio la Monument Valley percorrendo la US 163 sino a Moab dove anche qui pernottiamo in un motel con tutti i confort, forse il migliore.
Nella serata ci gustiamo una pizza hut a testa che fatichiamo per la grandezza a consumare.
In questo luogo all 'inizio del Grand Canyon, si trova l'Arches N.P. lo visitiamo all 'indomani mattina.
Come quasi tutti i parchi lo visitiamo in macchina, ma anche a piedi. Percorriamo un tratto in mezzo a rocce rosse e a archi maestosi per quasi 5 km .
Usciamo dal parco e prendiamo la US 191 sino a Grand Junction dove imbocchiamo in direzione ovest la I 70 per attraversare il deserto dell' Utah.

Ci fermiamo a Salina per una breve sosta appetitosa. Proseguiamo per raggiungere Beaver.
Anche qui per chi non soffre come me di vertigini, si possono godere panorami mozzafiato dove l' autostrada senza nessuna galleria passa tra montagne e passi incantevoli, con orizzonti infiniti e indescrivibili.
Arriviamo a Beaver sfiniti ma soddisfatti per la prima esperienza dell 'attraversamento del deserto.
Pernottiamo al Super 8 motel all 'uscita della I 15 in direzione sud.

Il mattino seguente proseguiamo il nostro viaggio attraverso la US 89 in direzione Bryce Canyon National Park.
Molto bello e caratteristico questo parco naturale, dove tutte le rocce hanno un colore arancione molto intenso, qui entriamo percorrendo a piedi il sentiero che chi porta in fondo al canyon e quindi risaliamo per visitarlo nuovamente dall 'alto.
Queste rocce sembrano delle stalagmite spuntare dal terreno e alte 20/30 metri. Dalle terrazze realizzate sulle rocce, si può gustare uno spettacolo unico della natura.
Il parco è lungo 30km con la strada che finisce in un “cul du sac”.

Nel pomeriggio ci immettiamo nella US 9 una strada con l'asfalto rosso. Ci addentriamo nelle gole di questa valle arrivando allo Zion Park.
Breve visita a questo parco, dopodiché riprendiamo il cammino, raggiungendo anche stanchi ma soddisfatti Urricane, una piccola ma graziosa cittadina, pernottiamo al Travelodge dove ci aspetta una bella nuotata e un idromassaggio nella piscina scoperta e ai bordi della strada principale.

La mattina dopo entriamo nello stato del Nevada. Ancora 2,30 ore di viaggio, ed eccoci nella favolosa Las Vegas direttamente con l'autostrada in Hotel.
Anche qui per chi guida una sensazione piacevole ma piena di tensione per un traffico scorrevole ma intenso su ben 6 corsie per ogni senzo di marcia.
Di questa città si può dire di tutto e di più, bisogna vederla per capire cos 'è.
Può piacere o non, una cosa è certa non esiste una città che le assomigli. Di notte cambia completamente fisionomia regalando spettacoli a cielo aperto e tutti rigorosamente gratuiti.
Una cosa che mi ha colpito è che si può dormire spendendo solo 50$ in un Hotel 4 stelle dopo in Checkin di quasi un'ora di fila al desk . Alla sera passeggiando lungo la Strip (strada principale ci si può trovare a Parigi, a Venezia, a New. York oppure in Egitto, la cosa più importante è non farsi prendere la mano dalle slot machine o dalle roulette, altrimenti la vostra vacanza finisce qui.

Di buon mattino prendiamo la US 93S e passando per Boulder City arriviamo alla diga Hoover Dam.. Questa è una diga che confina con l'Arizona. L'acqua di questo bacino è il Colorado River che abbiamo già visto al Grand Canyon e al Lake Powell
. Ritorniamo nel pomeriggio a Las Vegas ci godiamo questa città per adulti per ben tre giorni e tre notti.

Lasciamo Las Vesas con un leggero rimpianto per non aver vinto niente e perso volutamente solo 100 $ per entrare attraverso il deserto del Nevada nella Death Valley N.P..
Solo il nome incute paura e apprensione. Siamo entrati ora nello stato della California. Il caldo, nonostante il mese di maggio è già opprimente.
Prima fermata al Dantes View dove possiamo ammirare dall'alto quasi totalmente la valle, proseguiamo per lo Zabrinski Point , da una terrazza si possono vedere delle rocce bianche che assomigliano a dune del deserto accarezzate dal vento.
Arriviamo in seguito all'oasi di Furnace Creek e con sorpresa troviamo in mezzo al deserto un campo da golf. Incredibile, una puntatina va senz'altro fatta a Bad water, un pianoro di sabbia salata, che si trova a meno di 80 metri dal livello del mare.

Sempre percorrendo la US 190W ci dirigiamo verso il cuore della California. In questo momento si sta attraversando il deserto di Mojave. Giunti a Lone Pine ci dirigiamo sulla US 395 verso nord, per poi raggiungere in serata Lee Vining dove pernottiamo e dove accendiamo invece del condizionatore il riscaldamento.

Subito nella mattinata successiva visitiamo il Mono Lake. un lago fiabesco per le formazioni calcaree che sbucano dall'acqua e per le numerosi specie di uccelli presenti, incontriamo a pochi passi una lepre.

Lasciato il Mono lake entriamo da est nel parco di Yosemite N.P. attraverso il Tioga Pass che è aperto a maggio in combinazione proprio il giorno che passiamo noi il 14 maggio appunto!, come del resto ci aveva assicurato via e-mail il nostro caro amico Brent. (Ranger del parco)
Arrivando quindi nel parco di Yosemite, incontriamo il nostro amico Brent che parla benissimo l'italiano, ci salutiamo molto calorosamente ed affettuosamente avendolo ospitato a casa nostra in Italia assieme a Kristine anche lei nostra cara amica e parente che incontriamo nel pomeriggio per la visita da lei guidata del parco.
Questo è uno dei primi parchi istituiti negli USA intorno al 1880/90. Vale la pena di visitarlo. Si resta stupiti dalle cascate che sembrano sgorgare dalle cime delle montagne.
Una di queste è alta addirittura 900 metri .
Come non si può ricordare la montagna El Capitan , una montagna di granito alta 2600metri, con l'ultima parte a strapiombo con una altezza di 900metri, bisogna ricordare anche un'atra montagna famosa l' Half Dome.

Nella serata ceniamo in compagnia dei nostri amici Brent e Kristine, pernottiamo nel motel dentro il parco. ( carissimo ma super confortevole c'è di tutto, cucina compresa) Lasciamo il giorno seguente con rammarico la quiete di questo parco proseguiamo sulla US120W e ci dirigiamo senza indugio a Modesto per incontrare i cari nostri parenti: Evelyn e Manuel.

Li incontriamo nel pomeriggio alle 17 come da appuntamento con una leggera difficoltà a trovare la casa. (consiglio nel modo più assoluto di noleggiare un'auto con navigatore satellitare.

Siamo ospiti dei parenti per tre giorni dove visitiamo i dintorni di Modesto e delle numerose fattorie agricole.
Il secondo giorno con l'amico Brent visitiamo nuovamente San Francisco per la terza volta nella nostra vita.
Entriamo a San Francisco dal Bay Bridge dove grazie alla splendida giornata gustiamo un panorama della città veramente stupendo. Visitiamo da ogni prospettiva il Golden Gate Bridge, Lombard St, pranziamo all'aperto al Fisherman's Wharf dove ci gustiamo il classico Crab gigante. Torniamo soddisfatti anche per la breve passeggiata a piedi lungo la Golden Gate Promenade.
In serata ceniamo a casa di Brent assieme alla madre.

Il giorno successivo lasciamo Modesto e i nostri parenti (ci hanno trattari da re e ci hanno addirittura preparati il sacco delle vivande per il viaggio) e ci dirigiamo verso Los Angeles attraversando la San Joaquin Valley prendendo prima la I 99 e poi la US 41 (in america le strade statali sono poco trafficate e sono come le nostre superstrade) con l'intenzione di fermarci a Santa Barbara. Decidiamo invece dopo aver visitato la collina piena di ville nascoste di proseguire per Ventura. Una bellissima città balneare molto simile alle nostre non solo per il nome. Sosta tecnica per dormire.

Partiamo la mattina successiva transitando nelle cittadine più esclusive della California, come Malibù e Santa Monica: Causa il forte traffico di Los Angeles, ripieghiamo verso sud con la US 1 (la nostra vecchia via Aurelia) e arriviamo a Long Beach. Ci dirigiamo verso il porto, per un breve tratto il porto e il centro di Long Beach, per assaporare l'aria del miliardari e quindi sognare. Sempre attraversando Los Angeles arriviamo nel pomeriggio alla nostra meta : Disneyland. Troviamo con leggera fatica un motel, quelli vicino al parco sono carissimi e generalmente già prenotati.

Anche a Los Angeles ci fermiamo per due soli giorni, visitiamo il parco dei divertimenti, dove anche i grandi come noi possono trovare motivo di interesse.
Siano quasi alla fine del viaggio, la mattina di venerdì 21 maggio all'uscita del motel imbocchiamo direttamente verso sud la grandissima I 5 con 9 corsie per ogni senso di marcia, da brivido, se sbagli ti trovi spostato di almeno 50 Km , per questo motivo è meglio avere il satellitare.

Arriviamo a San Diego per visitare lo Zoo alle 10.15 senza nessuna difficoltà. Entriamo lasciando la macchina nel parcheggio pubblico piena dei bagagli.
Vediamo numerosi animali “in gabbia” compreso il famoso panda di San Diego. Una bella città che meriterebbe qualche giorno in più, ma purtroppo i giorni passano in fretta.

La mattina successiva anche qui direttamente dal motel (sono tutti li vicino alla autostrada) imbocchiamo la I 8 attraversando il deserto Yuma al confine con il messico, notiamo a fianco della autostrada almeno una decina di convogli ferroviari di oltre 2 Km di lunghezza che viaggiano in entrambe le direzione su un binario unico e scambiandosi nei pochi tratti a doppio binario. A Gila Bend, deviamo per Phoenix prendendo la US 85 e poi la I 10 sino a Phoenix. La strada è costeggiata da cactus giganti e piante grasse, scenari di numerosi film.

Qui finisce la nostra avventura tornando a Phoenix e ritornando felicemente a casa il giorno seguente con il volo diretto BA .
Si conclude qui il nostro viaggio, dopo aver percorso oltre 5000 km . Durante questo viaggio “fai da Te” non abbiamo riscontrato nessun problema, sia di natura di viabilità e di comunicabilità. Un viaggio che può fare chiunque anche senza esperienza “On the Road” in conclusione un viaggio bellissimo ed indimenticabile.